Eccoci qui, un’altra domenica, un’altra sconfitta, ad allungare un ciclo negativo che non vediamo l’ora di spezzare. E tuttavia, nonostante alla fine non si porti a casa neanche un punto, la partita con l’Erbese ci dà fiducia nel futuro. Ci fa guardare a l’indumenega che ven con più fiducia di quanta ne avessimo dopo lo schizofrenico pareggio con la Cornatese. Ci farà assaporare il tepore del mattino di domenica prossima, quando alla vista dei primi raggi di sole alzeremo gli occhi al cielo chiedendoci: <Sarà l’Aurora?>
Sul campo del Lambrone di Erba il Grosio si schiera inizialmente con il consueto 4-3-3, che prevede Pota in porta, da destra a sinistra dietro Simic, Lillo, Jeky, Roby, metodista Mare, interni Gioele e Nico, ali Cesco e Pane, centravanti Pyhton. E’ uno schieramento che però cambia presto, perchè dopo pochi minuti Piergy sposta Mare in avanti, e quindi finiamo per giocare una sorta di 4-4-1-1, con i fratelli del gol Mare e Python rispettivamente seconda e prima punta.
Nel primo tempo soffriamo e sbagliamo molto: siamo mediamente poco reattivi con e senza la palla, e quando la riconquistiamo siamo a volte frettolosi nelle scelte e nelle esecuzioni. Loro ci mordono subito appena recuperiamo il pallone lasciandoci poco tempo per pensare, e così commettiamo errori tecnici banali, un po’ per fretta, un po’ per timore. L’Erbese si guadagna un paio di occasioni pulite, principalmente attaccando la difesa scoperta sulla profondità mentre cerchiamo di fare il fuorigioco ma non ci riusciamo. Ma è sempre bravo Pota a chiudere. Noi abbiamo due buone occasioni con tiri da fuori di Python e Nico, e un paio di capovolgimenti in cui Pane viene fermato in fuorigioco dubbio. All’intervallo è 0-0 e ci va bene, chè ai punti vincerebbero loro.
Nella ripresa va tutto molto meglio: pur lasciando il pallino a loro chiudiamo gli spazi concedendo meno, ed abbiamo campo per sfruttare una delle nostre migliori armi offensive: la fiammata in contropiede. E’ così che arriviamo più volte in parità/superiorità numerica al limite dell’area, e in particolare grida vendetta un buon pallone che Mare si vede servire da Python ma calcia troppo in fretta a lato. Nel frattempo, Python trova modo di aggirare l’uomo che lo marca stretto sulla destra e sparare una cannonata che va ad infrangersi sul secondo palo. Insomma, ai punti il secondo tempo sarebbe nostro, ma alla mezz’ora commettiamo l’ingenuità che ci manda dietro. C’è un ribaltamento di fronte e Lillo si trova ad affrontare in uno contro uno l’ala erbese, che sul lato corto dell’area lo punta e va verso il fondo e sarebbe anche abbastanza chiuso, ma Lillo prova comunque a chiudere in tackle scivolato e non arriva sulla palla e l’ala si fa prendere la gamba ed è rigore e 1-0. Inizia qui un ultimo quarto d’ora generoso, in cui noi proviamo con molto cuore a recuperare la partita e loro a chiuderla in contropiede, ma non cambia più niente e finisce 1-0.
Cosa è andato bene in questa partita? La tenuta difensiva, anche se quest’anno gli avversari sono forti e qualcosa è fisiologico concedere. I tempi di uscita del nostro uomo ragno Pota, che sta superando il periodo sfigato di inizio stagione e ritornando un supereroe. L’intrigante esperimento Python centravanti, che con un po’ di lavoro sulla sportellata e il contatto stretto col difensore potrà dare ottimi frutti.
Cosa può andare meglio nella prossima partita? Dobbiamo essere più smaliziati, esperti, bastardi, imparare la buona abitudine di parlare poco, cadere e urlare sui contatti: è in definitiva così che l’Erbese ha vinto la partita, guadagnandosi un rigore che noi probabilmente non ci saremmo presi, causando ammonizioni che ci hanno un po’ bloccato (i centrocampisti), guadagnando punizioni con cui gestire il ritmo della partita. Dovremmo, forse, essere più ignoranti nel cambio gioco e buttarla sul lato debole senza pensarci troppo: Pane e Cesco erano spesso liberi e avrebbero avuto una buona quantità di uno contro uno su cui causare pericolo. Dobbiamo, anche, essere più feroci sulle seconde palle, in difesa ma anche e soprattutto in attacco: se le avversarie si posizionano bene su azione manovrata, perchè non colpirle di sorpresa azzannando le palle respinte?
Quanto siamo fiduciosi per la prossima partita? Tanto, perchè non siamo brocchi, siamo forti, si tratta solo di essere un po’ più bastardi e di continuare ad alzare l’asticella della concentrazione e della reattività ai nostri massimi livelli. E oramai ci manca poco.
Weekend di derby per le giovanili: sia Allievi che Juniores si confrontavano con la Tiranese, rispettivamente a Grosio e fuori. Gli Allievi hanno smentito lo sfavorevole pronostico della vigilia, portando a casa un gagliardo 2-2 al termine di una partita tutto sommato sfortunata: sicuramente meglio la Tiranese nel primo tempo, che infatti la vede prevalere per 2-0 a seguito di due ingenuità difensive, normali per la categoria. Sicuramente meglio il Grosio nel secondo, che ci vede prima accorciare e poi pareggiare e poi avere due occasioni nitide per vincerla, senza però riuscirci. La Juniores è stata invece corsara per 1-2 in una partita ben giocata da entrambe le formazioni: il primo tempo finisce a reti bianche, nella ripresa ci porta in vantaggio Stefano Antognoli, raddoppia Fabio Cimetti, a dieci dalla fine la Tiranese accorcia e ci prova con tutte le sue forze ma noi siam bravi e abbiamo culo e portiamo a casa i tre punti.
In sintesi, la Juniores vince 2-1 fuori casa un derby da tripla in schedina, gli Allievi pareggiano 2-2 in casa un derby che li vedeva di gran lunga sfavoriti: niente male per il nostro piccolo paesino, di fronte alla Città europea dello sport 2017.
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