La Polisportiva Tre Fiori è la squadra più titolata di San Marino. Oltre ad aver vinto sette campionati e sei Coppe Titano, vanta un altro paio di record: è la prima squadra sanmarinese ad aver giocato un preliminare di Champions League senza perdere – doppio 1-1 con gli andorrani della UE Sant Julià nella stagione 2009/10 – e la prima ad aver passato il turno in una coppa europea – eliminando il Bala Town quest’estate. A febbraio 2018 un suo giovane tesserato ha ricevuto l’European Fair Play Movement Award per aver confessato all’arbitro un fallo, costato l’annullamento del gol segnato dai compagni.
Il Costamasnaga gioca nel campo dell’oratorio, un sintetico rifatto abbastanza di recente. La temperatura è mite, il sole è mite, le persone sono miti. Il tizio che vigila sull’ingresso a offerta libera scherza e ti dà il tagliando con una consumazione a scelta, senza star troppo a guardare quanto metti nella cassetta. Dall’altra parte della strada c’è la Festa dei Popoli, evento interculturale-interrazziale-interreligioso grazie al quale è adibito a parcheggio un prato vicino alle tribune, dove siamo in tre di Grosio e chiacchieriamo amabilmente con i supporters locali.
I nostri si schierano a 4-4-2: in porta Pota, difesa Roby-Matteo-Daniele-Gila, centrocampo Cesco-Mare-Claudio-Pane, davanti Python e Nick. Manca ancora King che settimana scorsa era squalificato e questa settimana, beato lui, è in ferie. Loro giocano con una sorta di 4-2-3-1 il cui uomo chiave si chiama niente popò di meno che Alessandro Magno, testa pelata e barba à la Borja Valero, e piedi e tempi e modi da trequartista raffinato che i più attenti ricorderanno in quasi tutte le squadre più forti che abbiamo sfidato negli ultimi due-tre anni. Iniziamo bene, equilibrati noi, equilibrati loro, e dopo circa dieci minuti andiamo in vantaggio: giochiamo la palla sulla trequarti verso la difesa scoperta che corre indietro, il portiere è un po’ fuori dai pali e sulla palla c’è Python, che tira una cannonata sotto la traversa e fa uno a zero. Passa poco tempo che raddoppiamo: Nick guadagna con mestiere una punizione sul lato corto dell’area di rigore, sulla sinistra, e alziamo le torri; e alziamo le torri e loro si schiacciano in area, e Nick è furbo come uno scugnizzo e la gioca rasoterra sul limite dove accorre Claudio, che infila all’angolino opposto con un piatto che sembra un colpo di snooker su Eurosport. Loro reagiscono, guadagnano campo e buttano palle in mezzo ed ogni tanto sono pericolosi, e verso la mezz’ora accorciano: punizione dalla trequarti destra crossata all’altezza del dischetto del rigore, dove accorre la magistrale pelata di Alessandro Magno che frega Pota sul secondo palo. L’ultimo quarto d’ora del primo tempo trascorre sullo stesso canovaccio: loro prendono campo, ogni tanto un sussulto, ogni tanto un contropiede; ma non segna più nessuno e l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi.
La Repubblica di San Marino non ha una vera e propria costituzione. Parte del suo ordinamento si basa ancora su leggi e statuti risalenti al Seicento, e tutto questo traspare nei nomi delle istituzioni: i capi di stato si chiamano Capitani Reggenti, il parlamento si chiama Consiglio Grande e Generale. Una popolazione di 35mila abitanti e una storia da paradiso fiscale, durante la crisi bancaria il PIL di San Marino è crollato di oltre il 30%.
Inizia il secondo tempo, e il Costamasnaga spinge: alzano il baricentro, i terzini salgono in sovrapposizione alle ali assediandoci sulle fasce, e sono cross in mezzo e sono calci d’angolo e sono rimesse lunghe battute in area come ai Mondiali. Ma tanto sforzo partorisce solo un paio di tiri abbondantemente fuori, perché il Grosio è attentissimo, perché da Daniele in giù innalziamo un muro imperforabile di anticipi e spazzate. E così succede che i padroni di casa si stancano e le due occasioni migliori ce le abbiamo noi. Prima un meraviglioso contropiede sulla sinistra orchestrato da Nick che la dà a Python e corre sulla fascia, Python restituisce il pallone come fosse una carezza alla fidanzata e Nick lo riprende e mangia il terzino e dall’altra parte c’è Pane che sta chiudendo il secondo palo: e Nick la mette in mezzo, e la scivolata disperata del difensore va a vuoto, e la scivolata di Pane prende la palla ma la palla va fuori. E poi c’è Pyhton che è sulla trequarti sinistra verso la fascia, e scambia con qualcuno e ce ne ha addosso due, e riesce a liberarsi e a liberare il sinistro e altro che carezza, stavolta è un pugno al punching ball: traversa. Il Costamasnaga è stanco e dall’altra parte della strada c’è la Festa dei Popoli, e si notano due fatti:
-Uno di loro è già ammonito e bestemmia fragorosamente, e a noi ce ne hanno espulsi due per cose del genere e non eravamo neanche all’oratorio, che cazzo!
-Dei migranti giocano a calcio nel campetto appena accanto le tribune, e vien da pensare: a) che alla Festa dei Popoli non si gioca a calcio; b) che magari ci si gioca anche, ma la Festa dei Popoli è un po’ come la festa dell’oratorio, una festa di bambini e famiglie a cui i ragazzotti migranti non vanno volentieri; c) che in ogni caso se sei un migrante non devi mica andare per forza alla Festa dei Popoli, dove sta scritto?
E il Costamasnaga è stanco e da un bel po’ non crea pericoli e mancano due minuti alla fine, e uno di loro si fa male mentre noi siamo in attacco; anziché perdere tempo alla bandierina la mettiamo fuori, che semmai perdiamo tempo quando lo soccorrono. E mentre alla Festa dei Popoli due anziani volontari aiutano a parcheggiare, i difensori del Costamasnaga restituiscono il pallone vicino alla nostra bandierina, senza buttarlo oltre la linea di fondo, senza buttarlo in rimessa. Pota esce per portare il pallone in area, arriva dalla Festa dei Popoli la notizia che ha vinto la squadra Arancione, e il loro attaccante va a pressare Pota che sorpreso calcia in rimessa laterale. E loro rimettono lungo in area come ai Mondiali, e noi respingiamo, e nel prosieguo dell’azione loro fanno gol ed è due a due, e finisce così.
Il PIL pro capite di San Marino è intorno ai 60mila dollari, quasi il doppio dei 35mila dell’Italia, più dei 50mila degli USA. A febbraio 2018 i Capitani Reggenti chiedono al Consiglio Grande e Generale di prendere posizione sulla questione dei migranti. Il capogruppo del Partito Democratico Cristiano Sanmarinese dichiara: “Siamo una piccola repubblica, non siamo noi a dover risolvere questi problemi, ne abbiamo già troppi di nostri”. La Tre Fiori arranca in campionato, viene eliminata ai gironi della Coppa Titano, e chiude la stagione senza titoli.
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